Intolleranza alle uova

Una reazione anomala dell'organismo a questo alimento è frequente sopratutto nei neonati e nei bambini, ma gli adulti non ne sono immuni

Intolleranza alle uova
13.04.2012

Se l’uovo arrossa la pelle

Le forme più comuni di intolleranza alle uova (o ai loro singoli componenti, albume e tuorlo) si manifestano con eruzioni cutanee persistenti, disturbi digestivi e gastrointestinali, emicrania e sonnolenza. Per questo bisogna fare attenzione ad eliminare dalla dieta non solo le uova intere ma tutti gli alimenti che le contengono: pasta, dolci, maionese, piatti precotti e/o impanati. Le uova cotte di solito creano meno problemi.

 

La diagnosi si effettua eliminando le uova

Un metodo semplice ma efficace per capire se si è intolleranti alle uova è quello di eliminarle per almeno 15 giorni. Dopo questo periodo, si reintroducono le uova nella dieta e, se i sintomi ricompaiono, l’intolleranza sarà confermata.

 

Le uova si possono sostituire: con patate, banane e mais

Non è vero che l’uovo è indispensabile per cucinare: nelle ricette che lo prevedono, puoi sostituirlo con la farina di mais (la maizena, usane 2 cucchiai per ogni uovo), il latte di soia (un terzo di bicchiere corrisponde a un uovo), la fecola di patate (2 cucchiai per uovo) o una banana frullata.

 

I rimedi naturali: olio di ribes nero, cobalto e manganese

Durante la dieta di eliminazione delle uova, per depurare l’organismo e aiutarlo a vincere l’intolleranza, assumi ribes nero e cobalto-manganese.

 

Dal ribes nero un aiuto al sistema immunitario 

Gli acidi grassi Omega 3 e gli Omega 6 contenuti nell’olio di ribes nero hanno valenza antinfiammatoria nelle forme cutanee e respiratorie. Si consigliano 1-2 perle 2 volte al dì, per 20 giorni e al minimo per 3 mesi.

 

Cobalto e manganese per riequilibrare il metabolismo

Assumere 4 fiale la settimana dei 2 oligoelementi (si trovano in commercio in un’unica confezione) per un mese: ripetere il ciclo 4 volte l’anno.

WhatsApp