Sconfiggi la dermatite atopica coi rimedi naturali
La dermatite atopica è un'alterazione della pelle che scatena prurito e desquamazione; per risolvere la dermatite atopica puoi ricorrere ai burri vegetali e agli unguenti di fiori cicatrizzanti
Cos’è la dermatite atopica
La dermatite atopica (chiamata anche eczema atopico o neurodermite) è un’alterazione infiammatoria della pelle su base immunitaria che compare solitamente nella prima infanzia, ma in alcuni casi (5- 10%) può ricomparire anche in età adulta. I sintomi principali comprendono: secchezza cutanea, prurito, chiazze arrossate e sfumate, vescicole e ispessimento della pelle, che diventa secca e squamosa nelle lesioni croniche. In genere la dermatite atopica presenta fasi alterne di miglioramenti o peggioramenti, spesso in concomitanza con cambi di stagione ed è aggravata dal caldo.
Dermatite atopica cause
La comparsa di dermatite atopica è legata alla presenza di un “terreno atopico”, cioè di una predisposizione costituzionale a produrre eccessive quantità di anticorpi specifici chiamati immunoglobuline E (IgE). Attualmente, circa un terzo della popolazione dei paesi sviluppati possiede una predisposizione genetica alle allergie e chi manifesta dermatite atopica ha in genere famigliari di primo grado che soffrono di qualche forma di allergia.
La relazione tra dermatite atopica e allergie
Il 30-50% dei bambini affetti da dermatite atopica crescendo svilupperà raffreddori e congiuntiviti allergiche o asma allergico in presenza di diversi agenti inalanti, come i pollini di graminacee, ambrosia, betullacee, acari della polvere…
Non è raro che risultino positivi ai test per l’allergia alimentare, soprattutto nei confronti di latte, uova, pesce, pomodori, arachidi, grano, soia, nickel, ecc… Chi soffre di dermatite atopica e allergia ai pollini deve quindi evitare i cibi che possono sviluppare reattività crociata con gli allergeni inalanti, soprattutto in primavera e all’inizio dell’estate, per non mettere a dura prova il sistema immunitario.
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Le terapie naturali che aiutano a contrastare la dermatite atopica
Se soffri di dermatite atopica, evita il contatto con sostanze chimiche o profumi e in caso di allergia alle graminacee è bene rinunciare anche alle essenze e agli oli estratti dal germe di grano o dalle mandorle, sostituendoli con l’olio di jojoba. In particolare:
- Evita di applicare sulla pelle saponi o schiume da bagno contenenti detergenti tensioattivi: questi prodotti sono caratterizzati da elevata capacità schiumogena e da una notevole resistenza, per cui rimangono sulla cute e la disidratano. Per lavarti usa l’olio di jojoba oppure un sapone a base di burro di karitè.
- Arricchisci la tua crema corpo con una capsula di olio di borragine: è emolliente e decongestionante.
- Per rafforzare e nutrire la pelle atopica assumi una perla di olio di borragine al dì per un mese e ripeti la cura 2-3 volte all’anno.
- In caso di arrossamento e prurito puoi applicare una pomata a base di Cardiospermum halicacabum, una pianta dalle proprietà antinfiammatorie e antiallergiche: la trovi nelle farmacie fornite di un reparto naturale.
I cibi da evitare in caso di dermatite atopica
Per risolvere o almeno attenuare i sintomi della dermatite atopica è essenziale evitare di consumare cibi che possano aggravare lo stato infiammatorio della pelle. Per questo bisogna fare attenzione agli alimenti che contengono istamina (una sostanza che induce infiammazione e prurito) o che ne favoriscono la liberazione da parte delle cellule: quando la cute è colpita da dermatite, per almeno 1-2 mesi è bene evitare:
- vegetali come: pomodori crudi, spinaci, fragole, agrumi, banana, ananas, kiwi, arachidi, nocciole e frutta secca in generale
- latticini fermentati, come il gorgonzola
- uova
- cereali ricchi di glutine come il grano, e la soia
- spezie come cannella, vaniglia e chiodi di garofano
- cioccolato
- fonti proteiche come il pesce in scatola, gli insaccati, l’albume d’uovo, i frutti di mare e gli estratti di carne
Gli alimenti che aiutano a contrastare l’infiammazione atopica
Sono tutti quelli ricchi di flavonoidi, probiotici e acidi grassi, perché aiutano a combattere l’infiammazione. In particolare:
- pesci ricchi di acidi grassi omega-3, come sgombri, salmone, tonno, aringhe e sardine.
- Probiotici come yogurt, kefir, kombucha, zuppe di miso, bevande fermentate, crauti e tempeh, che contengono in abbondanza batteri benefici utili per rafforzare la flora batterica addominale e contrastare l’infiammazione gastrointestinale.
- Alimenti ricchi di flavonoidi antinfiammatori, come frutta e verdura colorata, in particolare le ciliege, le mele, i broccoli e i cavoli.