Il tuo pH è alcalino?
Un pH alcalino protegge da numerosi disturbi che sono diretta conseguenza dell'acidità. Scopri come liberarti delle scorie acide
La qualità della nostra vita dipende dalla qualità della vita delle nostre cellule. Dobbiamo assicurarci che funzioni al meglio se vogliamo garantire al nostro organismo un benessere fisico e psichico. Per farlo bisogna raggiungere “un giusto equilibrio”. Questo concetto sta alla base del giusto rapporto tra un ph alcalino e un ph acido che è essenziale trovare per essere in buona salute.
Cos’è il pH alcalino?
Per misurare l’acidità o la basicità si utilizza la scala pH (con valori da 1 a 14), secondo la quale il pH neutro è 7, valori inferiori indicano un pH acido, valori superiori a 7, un pH basico o alcalino. Il pH del sangue di un organismo umano in buono stato di salute è circa 7,4; questo valore ottimale viene mantenuto grazie a dei sistemi (chiamati tampone) che l’organismo possiede.
Lo stile di vita e l’alimentazione ci espongono quotidianamente al rischio di una maggiore acidificazione. Quando le scorie acide raggiungono una concentrazione tale da non poter essere eliminate dai nostri organi si viene a creare una condizione chiamata acidosi.
Test pH alcalino
Un metodo semplice e rapido per avere conferma di tutto ciò è munirsi di cartina tornasole (si trova facilmente in farmacia) e misurare il ph delle proprie urine (si esclude solitamente il primo getto e si procede con la valutazione). Se la cartina diventa di colore blu, il pH sarà basico, se giallo-arancio sarà acido e in quest’ultimo caso si consiglia di procedere verso il raggiungimento di un equilibrio acido-basico attraverso un percorso che comprende varie fasi, la più importante delle quali consiste nella depurazione per riattivare gli organi saturi di tossine acide.
Quando il nostro pH non è alcalino
Se si avverte stanchezza cronica, se si hanno difficoltà digestive, dolori articolari, colorito spento bisogna considerare la possibilità che la causa possa essere l’acidosi.
Principali cause dell’acidosi
- Eccesso di alimenti acidificanti come carne, formaggi, salumi.
- Insufficiente apporto di nutrienti alcalinizzanti
- Stress
- Disturbi dell’umore quali depressione, ansia, irritabilità
- Una masticazione troppo veloce dei cibi, che non permette alle ghiandole salivari di alcalinizzare il cibo prima che giunga allo stomaco.
- Una respirazione non adeguata
- Vita sedentaria
- Fumo
- Alcol
- Farmaci
- Insufficiente apporto di liquidi
- Sport intensivo
Conseguenze dell’acidosi
- Problemi digestivi e intestinali
- Diabete
- Problemi circolatori
- Osteoporosi. L’organismo smantella massa ossea in un disperato tentativo di neutralizzare gli acidi nel sangue e nei tessuti.
- Sovrappeso e cellulite: le tossine acide non possono essere eliminate dal corpo e vanno ad accumularsi nel tessuto connettivo e qui contribuiscono a formare i cuscinetti adiposi dovuti ai problemi di circolazione e ritenzione.
Alimentazione e pH
E’ importante sottolineare che alcuni alimenti che sono acidi all’origine diventano basici una volta metabolizzati dall’organismo. È il caso di alcuni agrumi, come limoni e pompelmi, i cui acidi vengono trasformati in carboidrati alcalini (basici) utili all’organismo. Si tratta di un processo che avviene normalmente nelle persone in buona salute ma che può non compiersi correttamente in persone in cui stress e difficoltà digestive sono presenti. In generale sono ritenuti acidificanti (e quindi da evitare) gli alimenti raffinati, fermentati, i cibi contenenti zucchero e lievito. Scopri qui tutti gli alimenti alcalinizzanti.