Verbena: proprietà, benefici, quando usarla
La verbena è una pianta medicinale nota fin dai tempi più remoti, utilissima come tranquillante, antinfiammatorio e analgesico: scopri come si usa
La verbena (Verbena officinalis) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Verbenaceae dai piccoli fiori rosa violaceo riuniti ad ombrella, che cresce spontanea sui terreni incolti, nei pressi delle strade e dei sentieri di campagna e può raggiungere un’altezza di 70 centimetri. Gli antichi romani la ritenevano sacra a Venere e le attribuivano la capacità di stimolare l’eros – proprietà da cui secondo alcuni studiosi deriverebbe il suo nome botanico (“Herba veneris”) – per questo raccoglievano la verbena nella notte di San Giovanni per farne infusi propiziatori per gli incontri amorosi.
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Dioscoride considerava la verbena una panacea universale e la sua fama di pianta sacra dai magici poteri era diffusa tra tutte le popolazioni orientali e occidentali, tanto che gli ambasciatori usavano presentarsi con rami di verbena per garantirsi l’incolumità e concludere patti di pace. Secondo alcuni autori iI suo nome deriverebbe dal Celtico ferfaen, da fer (scacciare via) e faen (pietra), perché i druidi la usavano per curare i calcoli della vescica. La varietà americana della verbena (Verbena bonariensis) era usata dai pellerossa per contrastare le malattie del sistema respiratorio e di quello intestinale, ma anche come analgesico per dolori vari.
Principi attivi e uso terapeutico della verbena
Tranquillante, ansiolitica e antinevralgica, la verbena contiene saponine, arbutina, polifenoli, olio essenziale, flavonoidi e vitamine A, B e C – la verbenalina, un glucoside che esercita un’azione sedativa e analgesica sul sistema nervoso autonomo, in particolare sul parasimpatico. Inoltre contiene tannini e mucillagine che la rendono astringente ed emolliente. La sua attività terapeutica si esplica su molti versanti:
- Antispasmodica, antinfiammatoria ed emmenagoga, combatte la sindrome premestruale, stimola il flusso, scioglie la tensione nervosa e facilita il sonno.
- Grazie al contenuto di arbutina, saponine e vitamine, la verbena è efficace contro dolori articolari, artrite, sciatica e dolori reumatici. Si utilizza sia per via interna con infusi o decotti sia per applicazioni esterne con impacchi o cataplasmi.
- L’azione antispasmodica sul sistema arterioso della verbena è in grado di bloccare l’insorgere delle emicranie o di diminuirne l’intensità.
- La ricchezza di tannini e mucillagini le conferiscono proprietà astringenti e sedative utili in tutti i casi di colite, infiammazioni intestinali, colon irritabile o dissenteria.
- Le sue proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche e sedative a livello gastroenterico, tonificano le funzioni gastriche e favoriscono la digestione.
- La verbena ha un’azione coleretica che promuove la secrezione della bile, di conseguenza è utile nei casi di epatopatie e, grazie al suo potere antispasmodico, anche in caso di calcoli biliari.
- Ottimo decongestionante delle vie respiratorie, la verbena aiuta a contrastare le affezioni della gola e delle vie respiratorie, come faringiti, angine tonsillari, laringiti e sinusiti. Può essere assunta come infuso o usata per gargarismi. Nelle sinusiti si assume sia per via orale sia tramite inalazioni e con l’applicazione di impacchi caldi sul viso.
- Le proprietà galattologoghe della verbena favoriscono la lattazione nelle neo mamme.
- Leggermente diuretica, la tisana di verbena aiuta a calmare i dolori spastici delle calcolosi renali e favorisce l’eliminazione dei calcoli. Inoltre è utile nel trattamento dell’obesità e della cellulite.
- L’olio essenziale di verbena ha la capacità di riequilibrare l’umore e alleviare gli stati di stress, ansia, apatia, stanchezza, nervosismo e insonnia. Inoltre le sue proprietà sedative sono efficaci contro la tachicardia.
- Applicata sulla pelle la verbena, in tisana (fredda) o contenuta nelle creme ha proprietà cicatrizzanti utili in caso di escoriazioni e ferite
L’infuso di verbena
Poiché il principio attivo della verbena (la verbenalina), si degrada progressivamente con l’essiccazione, va usata come pianta fresca o appena essiccata. Per preparare l’infuso di verbena versare in una tazza d’acqua bollente 2 grammi circa di erba, lasciare in infusione per circa 8 minuti, filtrare e berne 3 o 4 tazze al giorno.
Il decotto di verbena si prepara versando 20 g dell’erba per 1 litro d’acqua. Portare a ebollizione, lasciar bollire per 10 minuti, filtrare e lasciar raffreddare prima dell’uso.
Il fiore di Bach di Verbena: Vervain
Dai fiori della verbena si ricava il fiore di Bach Vervain, adatto alle persone che traboccano costantemente di un entusiasmo che ha tratti maniacali. Concentrato unicamente sul suo scopo, Vervain è preda di un iperattivismo frenetico, disposto ad ogni sacrificio, ad ogni rischio pur di realizzare la sua sacra “missione”, senza curarsi né dei suoi bisogni né di quello che pensano gli altri. I quali, dal canto loro, lo vedono come un fanatico seccatore, invadente e sordo alla realtà che lo circonda. Il tipo Vervain si riconosce subito dalla voce, molto forte, prepotente, insistente, e dal modo di comportarsi: facilmente infiammabile a livello fisico e ideologico, brucia le sue energie e quelle altrui come una torcia accesa.
Il rimedio agisce sull’inflazione energetica, sul sovraccarico mentale che si manifesta a livello fisico con numerosi sintomi comportamentali e nervosi.
- I sintomi fisici più comuni della tipologia di personalità Vervain. Sono quelli che manifestano la sua continua tensione interiore: insonnia, ipertensione, tic nervosi, spasmi muscolari, coliche, ipertiroidismo, dolori alla schiena, al collo e al torace, artrosi cervicale, frequenti distorsioni, cefalea muscolo-tensiva, disordini alimentari, collassi nervosi a causa dell’iperattivismo. A livello emotivo possono presentarsi sindromi maniacali e autolesionismo.
- Vervain nei bambini. I bambini Vervain sono iperattivi, non stanno mai fermi e la sera non vogliono andare a dormire. Entusiasti ed esagerati, mangiano con frenesia e sono molto golosi. Il rimedio viene prescritto spesso ai bambini che, improvvisamente, “assumono un comportamento Vervain” quando hanno un disagio affettivo o quando sono presenti conflitti tra i genitori.