Depura l’intestino e perdi peso subito

La salute intestinale è la chiave del benessere ma anche della linea. Solo un intestino sano, con le mucose integre e un microbiota in perfetto equilibrio, è infatti in grado di assicurare la corretta assimilazione dei nutrienti che ci servono e un altrettanto adeguato smaltimento delle scorie che proprio quest’organo è deputato a eliminare. Questa pubblicazione dedicata all’intestino ci insegna a prenderci cura di questo prezioso organo, attraverso la dieta più adatta e rimedi verdi mirati.

L’indice del libro

• Editorale | Chi ha l’intestino sano non ingrassa
• Capitolo 1 | La flora batterica ci aiuta a dimagrire
• Capitolo 2 | Cosa mangiare per far felice il microbiota
• Capitolo 3 | I programmi dimagranti e sgonfianti
• Capitolo 4 | Probiotici, prebiotici e psicobiotici
• Capitolo 5 | I migliori rimedi naturali per il tuo intestino

Voglia matta di carboidrati? Colpa dei batteri intestinali

I batteri influenzano anche le nostre decisioni alimentari. I microrganismi del tipo prevotella, per esempio, richiedono un maggiore introito di carboidrati complessi e fibre vegetali. Mentre quelli appartenenti alla famiglia batteroide ‘spingono’ per il consumo di grassi e di proteine animali. Ecco che, allora, certe voglie inspiegabili di alimenti poco sani possono dipendere anche dagli squilibri della flora batterica, che va di conseguenza risanata.

Fibre: attenzione a non irritare l’intestino

Un eccesso di fibre può irritare l’intestino, soprattutto se non si è abituati ad assumerle. Si consiglia, quindi, di iniziare gradualmente e di non esagerare mai con le quantità. Le fibre infatti sollecitano la motilità intestinale e il lavoro dei batteri e possono provocare gonfiori, flatulenza e mal di pancia. È essenziale abbinarle sempre al consumo di abbondanti liquidi (almeno 1-1,5 litri al giorno di acqua, anche con tisane o centrifugati di verdura e frutta), proprio per diluirle e facilitare il transito. Se si soffre di colite, di stipsi grave e in caso di forte dissenteria sarebbe meglio limitare le dosi, perché possono peggiorare l’infiammazione.