Georges Ivanovitch Gurdjieff

Gli allievi di Gurdjieff hanno consacrato la loro vita a preservare la sua opera e a trasmetterne la pratica. Alcuni tra loro e i più vicini a Gurdjieff hanno dato testimonianza in questo “Dossier H” per aiutarci a porre le vere domande, a mettere in discussione il nostro modo di vivere e di evolvere.

L’indice dei due volumi

• • Jeanne de Salzamann – “Lo Sguardo”
  • Jeanne de Salzamann – “Prima iniziazione”
  • RIFLESSIONI
  • Roy Finch – “Il Sacro Cosmo”
  • François Stahly – “Una via esigente”
  • Michel Camus – “Dalla coscienza del corpo al corpo della coscienza”
  • Louis Pauwels – “Sul distacco”
  • Michel Legris – “Me ne parli in cinque minuti”
  • Pierre Shaeffer – “Un consolatore severo”
  • Peter Brook – “Un’altra dimensione: la qualità””
  • Jean-Claude Carrière – “Ricerca interiore”
  • Christian Heck – “Tra la forma e l’indefinibile”
  • Jerzy Grotowski – “Era una specie di vulcano”
  • John Pentland – “La ricerca comincia ora”
  • MUSICA E MOVIMENTI
  • Pauline de Dampierre – “Il ruolo dei movimenti”
  • David Hykes – “Un ascolto nel risveglio”
  • Laurence Rosenthal – “La musica di Gurdjieff”
  • Marthe de Gaigneron – “Danze sacre”
  • PROSPETTIVE TRADIZIONALI
  • Jacques Choisnel – “Poiché le sue opere non resteranno incompiute”
  • Michel Random – “Gli uomini del biasimo e la quarta vita”
  • Jacques Lacarrière – “Lettera a uno gnostico contemporaneo”
  • Dorothea Dooling – “La scala dell’evoluzione”
  • Arnaud Desjardins – “Omaggio a Gurdjieff”
  • Ravi Ravindra – “Gurdjieff e l’insegnamento di Krishna”
  • STUDI
  • Robin Skynner – “Gurdjieff e la psicologia moderna”
  • David Appelbaum – “Il posto dell’uomo nel tempo”
  • Patrick Decant – “Meccanicità e coscienza”
  • Charles T. Tart – “La dinamica del sonno di veglia”
  • Jacob Needleman – “Gurdjieff e la metafisica dell’energia”
  • Basarab Nicolescu – “La filosofia della Natura di Gurdjieff”
  • La parola di Gurdjieff – Domande e RIsposte
  • TESTIMONIANZE
  • Roger Lipsey – “Istanti e sguardi”
  • René Zuber – “Taccuino di note”
  • Michel Conge – “Di fronte al signor Gurdjieff”
  • Henriette Lannes – “Era una cosa sola con le sue idee”
  • René Daumal – “La morte spirituale”
  • Luc Dietrich – “La ricerca della sincerità”
  • Alfred R. Orage – “Chi sono i migliori?”
  • William J. Welch – “Ricordi”
  • Anne de V. Cambessédès – “Uno sforzo cosciente non è mai prerso”
  • Manuel Rainord – “Lettera a un amico”
  • Solange Claustres – “Il dessert”
  • Jacques Le Vallois – “Cominciare a vedere”
  • Geneviève Lief – “Come ho capito chi era”
  • William Segal – “Il patriarca venuto dall’occidente”
  • Henri Tracol – “Per non concludere”
  • Ceni biografici
  • L’opera scritta di G. I. Gurdjieff
  • Biblografia
  • Jeanne de Salzmann
  • Note sugli autori

Un incontro tra forze di diversa natura

Gurdjieff ci ha lasciato un insegnamento che risveglia in noi la nostalgia per uno stato dell’essere che sentiamo nostro e che tuttavia non ci appartiene. La sua parola ci chiama e ci invita ad avvicinare il “lavoro dell’uomo”, quel lavoro che solo l’uomo può fare quando diventa disponibile a essere un terreno d’incontro tra forze di diversa natura.

La ricerca interiore

Il ricordo di sé, il ritorno a se stessi. Gurdjieff lo dice con insistenza. Questo è l’essenziale, senza il quale ogni percezione, ogni conoscenza, ogni azione, l’esistenza stessa, che si tratti della nostra o di quella del mondo, ci resta inaccessibile. Per aggrapparci all’ignoto non abbiamo che questo fuggevole punto di riferimento, circondato da un’armata di ipocrisie.

G.I. Gurdjieff (1866?–1949) è stato un mistico e filosofo armeno. Fondatore della “Quarta Via”, un sistema per il risveglio interiore, ha influenzato profondamente la spiritualità del ’900. I suoi insegnamenti combinano psicologia, musica e danze sacre.