Emisfero destro e sinistro del cervello: quali sono le differenze e cosa controllano
Emisfero destro e sinistro del cervello non sono uguali: scopri le differenze tra il cervello poeta e il cervello ingegnere, cosa controllano e abilità mentali
Il cervello è sicuramente l’organo più complesso e più affascinante del corpo umano, la struttura biologica che maggiormente ci differenzia dagli animali. La cosa più straordinaria del cervello è che non si tratta di un organo statico, ma di qualcosa che muta ed evolve grazie agli stimoli e alle esperienze a cui è sottoposto. Per questa ragione è possibile parlare di cervello plastico, da intendersi come una struttura dinamica, dove natura e cultura giocano un ruolo fondamentale.
Emisfero destro e sinistro del cervello: differenze e complementarietà
La parte anteriore del nostro cervello è divisa in due emisferi: emisfero destro ed emisfero sinistro. Ciascuno emisfero presenta significative differenze funzionali: così come il linguaggio è un aspetto caratterizzante della parte sinistra del cervello, la capacità di percepire in modo globale un quadro, una mappa o un insieme di immagini, cogliendo i rapporti presenti tra gli elementi che li compongono, è una dote tipica dell’emisfero destro, considerando, per semplicità tutti i destrimani. Nei mancini il discorso è rovesciato.
Il ruolo dominante dell’emisfero sinistro nei processi linguistici, sia a livello di scrittura sia nella pratica orale, potrebbe erroneamente far pensare che questa zona abbia funzioni più importanti o “elevate” rispetto all’emisfero destro: numerosi studi hanno dimostrato, invece, come i due emisferi cerebrali presentino differenti specializzazioni, tutte fondamentali nella realizzazione dei processi cognitivi e nella costruzione del pensiero in senso lato.
Cervello: ingegnere o poeta? Entrambi
Il nostro cervello, nonostante le specializzazioni su esposte, opera in senso olistico, ossia ciascuna parte, sebbene la sua propria peculiarità, opera in maniera sistematica.
Emisfero sinistro: cosa controlla la parte sinistra del cervello
A livello generale si può affermare che l’emisfero sinistro del cervello è “l’ingegnere”: oltre ad essere specializzato nei processi linguistici, comanda in quelli sequenziali e nella percezione – gestione degli eventi che si susseguono nel tempo, come ad esempio la concatenazione logica del pensiero. In altri termini, il cervello ingegnere è quella parte del nostro encefalo maggiormente qualificata nella percezione analitica della realtà che ci circonda. Tra le sue capacità mentali possiamo trovare, oltre alla gestione propria del linguaggio, l’organizzazione della mano dominante destra e tutti quei procedimenti che hanno come oggetto l’organizzazione della motilità volontaria.
Emisfero destro: cosa controlla la parte destra del cervello
L’emisfero destro, invece, è il “poeta”, più specializzato nell’elaborazione visiva e nella percezione delle immagini, nella loro organizzazione spaziale e nell’interpretazione emotiva. Più sommariamente, al cervello poeta spetta la percezione globale e complessiva degli stimoli. Tra le abilità mentali propriamente caratterizzanti l’emisfero destro del cervello possiamo annoverare le capacità artistiche, i compiti di elaborazione visiva come anche, tra le altre, la capacità di immaginazione e di intuizione ed anche le emozioni.
La dominanza degli emisferi del cervello
Un emisfero diventa dominante sull’altro quando svolge processi e funzioni che l’emisfero opposto non è in grado di gestire in modo altrettanto competente. Quando leggiamo, scriviamo o intavoliamo una discussione, la dominanza è riservata all’emisfero sinistro; al contrario, quando disegniamo o guardiamo un’immagine, sarà l’emisfero destro ad avere dominanza su quello sinistro.
Il cervello non va comunque inteso come scisso in due parti a se stanti: cervello poeta e cervello ingegnere sono strettamente connessi tra loro, caratterizzati da un continuo scambio di informazioni e messi in comunicazione tra loro da un grosso fascio di fibre nervose, il corpo calloso, che permette al cervello di integrare le elaborazioni delle varie aree.
L’emisfero destro e sinistro del cervello lavorano sempre in sincrono
L’importanza dei due emisferi e della loro interazione è dimostrata dal fatto che una lesione delle aree cerebrali responsabili dei processi linguistici, causa una perdita della capacità di parlare o di comprendere il linguaggio, facendo sì che una persona, pur riconoscendo visivamente un oggetto e sapendolo usare, non sia ad esempio in grado di descriverlo o di attribuirli un nome.
Un deficit o una perdita di funzionalità a carico dell’emisfero destro può impedire al soggetto di riconoscere volti noti così come oggetti conosciuti; la persona in questione potrebbe essere perfettamente in grado di spiegare verbalmente ciò che vede senza sapere minimamente di che cosa si tratti (può, per esempio, descrivere una caffettiera parlando della sua forma, della sua grandezza, del manico, del colore senza però riuscire a risalire alla sua utilità.
La dominanza di un emisfero varia anche in base allo scopo
In pratica, nessuno utilizza sempre e solo funzioni appartenenti all’uno o all’altro emisfero; il cervello umano sfrutta entrambi gli emisferi e le corrispettive specializzazioni, anche se, a seconda delle varie situazioni, vengono predilette modalità analitiche piuttosto che emotive e globali.
Inoltre, è importante sottolineare come una stessa funzione mentale possa essere di competenza dell’emisfero sinistro o di quello destro a seconda di ciò che si vuole ottenere: i musicisti percepiscono la musica in due modi differenti: se vogliono lasciarsi trasportare dal suono e verificarne l’armonia “ascolteranno”, in modo inconscio con l’emisfero destro; al contrario, se vogliono analizzare la melodia da un punto di vista tecnico interverrà, in modo automatico, l’emisfero sinistro.