Mamma dice no, papà si. Che fare?

Per la tranquillità e la sicurezza dei figli è importante che mamma e papà trovino uno stile educativo il più possibile armonico

Mamma dice no, papà si. Che fare?
31.08.2011

Tu ce la metti tutta per stabilire un po’ di disciplina in casa, per dare al tuo bambino delle regole chiare e arginare i suoi capricci. Poi arriva a casa tuo marito (o tua moglie) e puntualmente smonta tutto il lavoro che hai fatto, assecondando ogni richiesta del bambino. La coerenza fra i genitori, agli occhi del bambino, è importante. Ricordiamoci sempre che lui, ancora di più se è piccolo, ha bisogno di chiarezza e punti fermi. È quello che si aspetta da noi e che gli serve per affrontare la realtà senza sentirsi smarrito.

Perché uno dice sì e l’altro dice no

Visione differente: ciascun genitore, nell’educazione dei propri figli, è inevitabilmente condizionato dal proprio vissuto.

Mamma e papà hanno caratteri diversi: in genere uno è più impulsivo e uno più razionale.

Mamma e papà non vanno d’accordo in generale e quindi nel loro diverso modo di educare proiettano anche le loro tensioni di coppia.

Cosa succede nel bambino

Resta confuso, non comprende più cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Ne approfitta, e sfrutta la situazione a proprio vantaggio. La mancanza di una linea comune lancia al bambino un messaggio: “Visto che non mi dicono cosa devo fare, allora posso fare quello che voglio”.

Le conseguenze in famiglia

– Il bambino si mette dalla parte del genitore più “morbido”, perché (come tutti i processi naturali) segue la linea della minor resistenza.

– I genitori vanno in rotta di collisione, litigano. “Ecco è colpa tua se si comporta così perché gli lasci fare tutto quello che vuole… Sei troppo molle e lui ne approfitta”.

Cosa fare: le 3 regole d’oro

La chiarezza della linea educativa permette al bambino di essere sereno, senza domandarsi se una cosa è giusta o sbagliata.

1. Prevenire: avere un parere comune

Mamma e papà devono decidere prima quale linea educativa tenere, in modo da ridurre al minimo le occasioni in cui si trovano in disaccordo davanti al bambino.

2. Intervenire: rispettare i principi

Una volta stabilite le regole generali, il genitore di volta in volta deve applicarle, alternando autorità e permissivismo in base al comportamento del bambino e alla situazione specifica.

3. Non discutere in presenza del bambino

Se al momento i due genitori non sono d’accordo sull’atteggiamento da tenere, vale la regola che il primo che parla ha ragione. Mamma e papà ne discuteranno poi alla prima occasione, a porte chiuse, lontano dalle orecchie del bambino.

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