Pensieri che tormentano: liberatene così

Esistono pensieri che tormentano, rimpianti, rimorsi o sensi di colpa che continuano a tornarci in mente facendoci soffrire: ecco cosa fare per ritrovare serenità e benessere

Pensieri che tormentano: liberatene così
Redazione Riza
Da oltre 40 anni offre strumenti pratici per migliorare la vita quotidiana.
04.10.2018
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Pensieri negativi che tormentano

Un fatto è certo: i pensieri ossessivi e fissi tolgono energia e fanno molto male. Come un tarlo che continua a riaffacciarsi, assorbono la nostra il nostro benessere e attaccano la nostra serenità. Accade, ad esempio,quando soffriamo per la fine di un amore e vogliamo a tutti i costi cercare una spiegazione, o nei momenti in cui il futuro ci fa paura, oppure mentre riflettiamo su avvenimenti o decisioni del passato giudicando il nostro operato. Continuiamo a pensarci e non ci rendiamo conto che così facendo stiamo guardando l’esistenza con il solo occhio della ragione: un modo di fare alquanto riduttivo. Se affidiamo solo ai pensieri il compito di guidarci e di illuminarci, possiamo perdere l’orientamento. Ma cosa possiamo fare per liberare la nostra mente e acquisire una lucidità più profonda?

 

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Pensieri che tormentano: troppi perché appesantiscono la mente

La cosa che più fa soffrire è il costante tentativo di trovare una spiegazione agli eventi: “Perché è successo? Perché è accaduto proprio a me?”. Non sarà mai la ragione a fornirti la risposta. La vita è un processo misterioso e gli avvenimenti che accadono non possono essere sempre spiegati razionalmente. Ora non ne comprendi il senso: ma prova a guardarti indietro: ti accorgerai che gli eventi erano tasselli necessari affinché il puzzle della tua esistenza arrivasse fino qui. Prova a dire: “Sia quel che sia”. Chi si affida alla vita trova fonti di felicità immense.

Rimuginare è come gettare benzina sul fuoco del dolore

Quando un pensiero ti assilla rischi di “ricamarci” sopra fino a trasformarlo in un nodo inestricabile. Inutile cercare di distrarsi, la mente torna sempre lì: analizza i motivi, le conseguenze, le colpe…. Come far sì che il cervello si distacchi dalla situazione? Prova a “ricamare” in un altro modo, non usando la ragione ma la fantasia. Parti da ciò che è successo ma poi lascia che la mente divaghi, aiutandola con immagini e libere associazioni: un ricordo, un’atmosfera, una sensazione. Inventa una storia, seguine il corso. La tensione calerà da sé…

 

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Cosa fare per liberarsi dalle preoccupazioni e dai pensieri che tormentano

  • Immagina di chiuderti in una “camera silenziosa”
    Molti dei pensieri che credi tuoi non ti appartengono. Li assorbi dalle persone che frequenti e dall’ambiente in cui vivi. Le parole di chi ti sta vicino si introducono in te, materializzandosi in ragionamenti che intasano il cervello. Ecco perché è importante, pur rimanendo a contatto con gli altri, immaginare nel tuo spazio interno la presenza di una “camera silenziosa”, in cui entrare e sostare non appena ti senti invaso da opinioni e idee che non ti appartengono e che ti disturbano. Così eviterai di essere “contaminato” da ansie e preoccupazioni altrui.
  • Dedicati a un’attività fisica che ti piace
    Quando la mente è assorbita da un pensiero, la cosa migliore che possiamo fare è mettere in movimento il corpo. Per esempio, dedicandoti a uno sport che ci appassiona. Il movimento fisico dopo qualche minuto azzera il ragionamento, producendo nel cervello sostanze del benessere come le endorfine, che hanno il potere di procurare stati di piacere e rilassamento. Sono sufficienti appena 45 minuti di attività fisica moderata per attivare l’anandamide, che è una delle più importanti “molecole del relax”.
  • La tecnica: lasciali venire, ascoltali e poi staccati da loro
    Quando sei assorbito da un “pensiero dominante” puoi eseguire questa operazione per alleviare il carico. Per prima cosa percepisci il tuo pensiero ricorrente, ad esempio: “lui che mi abbandona…” o “la litigata che ho fatto con il mio capo”… Non opporti in alcun modo a questa immagine, abbandonati a lei. Lasciala venire: contrastare i disagi vuol dire rinforzarli. Dopo qualche istante di abbandono dirigi lo sguardo su un oggetto, può essere una bottiglia, una macchina o qualsiasi altra cosa che attira il tuo interesse. Osserva l’oggetto attentamente, guardane i riflessi, la composizione, immaginane l’uso. Perditi per un po’ in questa fantasia. Spostando l’attenzione sull’esterno, il cervello può “staccarsi” dalle preoccupazioni. Questa operazione di distacco ti porterà ad avvertire una sensazione di vuoto. Solo quando la tua mente è distratta (da intenzioni, scopi predefiniti e preoccupazioni), può produrre di colpo soluzioni cui non avevi proprio pensato….
Redazione Riza
Da oltre 40 anni offre strumenti pratici per migliorare la vita quotidiana.

I contenuti sono curati da un’équipe di esperti e terapeuti, guidata dall’esperienza del gruppo Riza, punto di riferimento riconosciuto nel panorama della psicosomatica, della salute mentale e fisica.

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