Gli alleati della coppia sana
L’amore da solo non basta; nella vita quotidiana mille nemici insidiano la coppia: abitudini, stress, intrusioni…ecco i quattro aiuti che non devono mancare
Malgrado una certa tradizione romantica abbia elevato l’amore a panacea di tutti i mali, due cuori e una capanna purtroppo non funziona. Lo vediamo di continuo: separazioni sofferte, convivenze infernali, vite bloccate… L’amore che s’illude di bastare se stesso, sottoposto al carico della routine, ai sacrifici e alle fatiche della vita quotidiana, invece di fiorire, si logora e implode. Riconoscerlo consente di adottare l’atteggiamento utile a superare i tanti ostacoli che una coppia deve affrontare. No alle discariche emotive e alla routine troppo scontata; no ai sacrifici o all’eccessiva dipendenza. L’amore ha bisogno di essere accompagnato da alcuni “amici” preziosi, fattori psichici che, ben coltivati e protetti, lo aiutino a tenere la rotta e, soprattutto, a rigenerarsi.
Gli ingredienti vincenti di una coppia riuscita
Il primo di questi è l’equilibrio psichico individuale, indispensabile per garantire un assetto stabile alla propria relazione. C’è chi soffre di continui sbalzi d’umore, di ansia o depressione e permette loro di invadere l’atmosfera di coppia, sperando che l’altro sopporti. Certo, il rapporto deve poter accogliere i problemi di entrambi, ma non può essere la discarica dove sfogare tutto. Prendersi cura di sé proteggerà il rapporto. Il secondo amico è il comfort, intesto come possibilità di sentirsi a proprio agio. Serve un’atmosfera dove ognuno possa esprimersi liberamente, senza gabbie dettate da imposizioni e gelosie. Il terzo amico è la flessibilità che offre la possibilità di cambiare pur senza disdegnare il piacere del conosciuto, ossia di una routine sufficientemente sana nella quale, ciclicamente, sia possibile assecondare i continui mutamenti degli individui e della coppia. Ultimo amico: la condivisione. In un’epoca segnata dall’individualismo, è facile trovare partner alla ricerca di una realizzazione esclusivamente personale. L’amore, però, per restare in vita, ha bisogno che il percorso di ciascuno – necessario e salutare – venga affiancato da momenti comuni, progetti ed interessi da condividere con l’altro. Si tratta di 4 elementi da ricercare attivamente ma che, una volta sviluppati e dosati con sapienza, non potranno che portare importanti benefici.
L’amore non è agio ma stimolo e azione
Alcuni consigli pratici possono essere d’aiuto per evitare di adagiarsi all’interno di relazioni eccessivamente scontate, soffocanti o prive di stimoli.
Cambia mentalità. Prendere atto che l’amore, da solo, non basta e che ha bisogno di aiuti non significa svilirlo ma sottolinearne il valore, riconoscendo la necessità di impegnarsi attivamente per il benessere del rapporto e per la sua vitalità.
Evita gli stereotipi. “Il matrimonio è la tomba dell’amore”; “le grandi passioni portano sempre a grandi dolori”: frasi del genere sono solo veleno, frutto di esperienze altrui, spesso mal gestite. Noi abbiamo le nostre chance e dobbiamo giocarle senza pregiudizi. Aderire a modelli altrui non può che nuocere all’unicità della nostra relazione.
Accetta i momenti difficili. Se, in passato, la cultura del sacrificio obbligava a tenere in vita relazioni ormai prive di vita, oggi la cultura del “tutto e subito” impedisce di superare anche le piccole crisi o di cogliere il senso di quelle crisi. Tante volte riflettere su quel che accade, invece che trarre conclusioni affrettate, può essere una grande occasione di crescita, sia individuale che di coppia.