Il Metodo Riza
Per ritrovare te stesso e valorizzare la tua unicità
Il Metodo Riza è un approccio psicoterapeutico che si pone come obiettivo di accompagnare l’individuo alla scoperta del benessere che nasce dal rispetto della propria natura e della propria unicità.
Secondo il Metodo Riza i disagi psicologici nascono dal fatto che ci siamo allontanati dalle nostre tendenze innata e, spinti da modelli esterni, abbiamo imboccato direzioni che non ci corrispondono nel profondo.
Attraverso il Metodo Riza, creato da Raffaele Morelli e dai suoi collaboratori, è possibile tornare a star bene ritrovando la direzione spontanea e naturale della propria esistenza, riconoscendo cosa ci caratterizza e valorizzando ciò che ci rende unici.
Raffaele Morelli
Psichiatra e psicoterapeuta
I Principi del Metodo Riza
La psicoterapia secondo il Metodo Riza ruota attorno ad alcuni principi fondamentali che rendono questo approccio originale e diverso dagli altri. Ecco qui di seguito quelli più significativi.
1 Ti ammali quando ti allontani dalla tua rotta
Molte volte recitiamo un personaggio che non ci corrisponde, che è lontano dalla nostra vera natura e quindi dalle nostre inclinazioni spontanee. Ogni volta che la psiche si ammala, siamo in presenza di un contrasto tra questa identità di superficie e quella profonda. I disagi interiori sono l’espressione di questo contrasto: il mondo interno manda il disagio per farci fermare e per riportarci sulla strada della nostra originalità.
2 Passato e futuro non contano: esiste solo il presente
Secondo una convinzione diffusa, noi siamo il prodotto della nostra storia e dei nostri traumi. Non è così: passato e futuro non esistono, se non nella nostra mente. Esiste solo “l’adesso”. Ciò che è accaduto in passato quindi non ci determina, anzi: siamo noi che, più ci pensiamo, più lo ricreiamo e gli permettiamo di ferirci. Ecco perché liberarsi dai pensieri sul passato o da aspettative verso il futuro, è fondamentale per vivere pienamente quello che la vita offre ogni giorno. Essere calati nel presente favorisce l’espressione delle nostre vere caratteristiche e aiuta la nostra realizzazione.
3 Ragionare sui disagi li aggrava, percepirli li fa evolvere
In psicoterapia è fondamentale non ragionare sul disagio, non parlarne, non commentarlo, non cercare cause o spiegazioni: sono tutte azioni che portano inevitabilmente al peggioramento dei sintomi. II disagio va semplicemente guardato e percepito ogni volta che si presenta, senza dirsi niente. La percezione pura è al centro di tutto il percorso terapeutico.
4 Guarisci quando fai fiorire la tua unicità
In ognuno di noi c’è una “trama” che, al di là di tutti i mutamenti, ci distingue per tutta la vita da ogni altra persona. Questa unicità è ciò che abbiamo di più prezioso: in ogni istante ci spinge verso ciò che fa per noi e che ci fa star bene. In psicoterapia va ricercata e valorizzata prima di ogni altra cosa: è questa la chiave della guarigione. Non serve chiedersi “cosa è accaduto nel passato che ci ha fatto star male”, ma “cosa può accadere nel presente che ci fa fiorire”
5 Nessuna ferita dura per sempre
Togliereste la crosta da una ferita ogni volta che si forma? Sarebbe la maniera più sicura per non guarire mai. Lo stesso accade con un trauma: parlarne, ricordarlo, lamentarsene sono errori da non fare perché ci condannano a rivivere e a ricreare la sofferenza all’infinito. Si deve accogliere il dolore per quanto accaduto perché, come la crosta, è funzionale a superare la ferita. Ma poi si deve andare oltre e ritornare a vivere: è l’unica soluzione per evitare che si trascini per sempre.
6 Separa sempre il dolore dalla causa
Il dolore psichico, in realtà, non è mai causato da fattori esterni, ma è espressione di lati della personalità che sono stati negati troppo a lungo. Quella che pensiamo sia “la causa” o “il problema”, è solo l’interruttore di un percorso interiore che non possiamo più rimandare. Per questo bisogna accogliere la sofferenza e perdersi in essa quando arriva sganciandola dalla “causa esterna”: più siamo in grado di separare il dolore da quella che riteniamo essere la sua causa, più gli permettiamo di svolgere la sua funzione per poi dissolversi.
7 L'immaginazione è il più grande farmaco
In noi c’è una sorgente curativa che entra in azione quando, invece di pensare e ripensare a un dolore rendendolo cronico, iniziamo a immaginare. In psicoterapia, trasformare un disagio in immagini (eventi naturali, personaggi di fiaba, ricordi spontanei e così via), in modo guidato, significa uscire dagli stretti confini della razionalità, che non è in grado di comprendere gli eventi emotivi e psichici, e ricollegarsi alle proprie radici, attivando le risorse innate che ci fanno superare i disturbi.
8 Non combattere il dolore: se lo accogli ti fa rinascere
Diversamente da altri indirizzi terapeutici, il Metodo Riza non prevede un approccio interventista, non punta a combattere il disagio, ma fa dell’accoglienza del disturbo un momento determinante del percorso di cura. In ogni dolore psichico si cela un elemento vitale vuole venire alla luce. Lo psicoterapeuta deve vederlo attraverso la sofferenza presentata dal paziente, perché i disagi arrivano per farci partorire nuovi volti, nuovi aspetti della personalità, nuovi modi per esprimere la nostra unicità.
9 La creatività apre le porte alla guarigione
La creatività è una facoltà alla portata di ognuno di noi. La sua funzione è quella di attivare capacità innate che appartengono a tutti, non solo agli artisti. Tutti possiamo attivare queste risorse. Farle emergere è importante per incontrare il proprio talento, la propria originalità e sentirsi in sintonia con la propria natura più profonda.
10 In te c'è un'essenza nascosta e sconosciuta
Come una pianta vive grazie a radici che stanno nel buio, nascoste e invisibili, così in ognuno di noi esistono radici antiche che nutrono il nostro essere. La profondità dell’essenza che ci caratterizza vive lontano dall’Io, che è il nostro lato più superficiale e simile a tutti gli altri. Quando una persona entra in contatto con questo lato più profondo e misterioso, cambia il proprio modo di vedere il mondo.
11 Resistere al cambiamento fa ammalare
Nel corso della nostra vita accade ciò che, in realtà, si verifica in tutto il mondo naturale: un profondo, continuo, inarrestabile cambiamento. E quando si affacciano i disagi, è il segno che una parte della nostra personalità fatica ad avanzare verso la tappa successiva, perché resiste ostinatamente al mutamento.
12 Per curarti devi cercare il buio, il vuoto e il silenzio
Quando arriva un disagio non bisogna ragionarci sopra o parlarne a tutti, occorre stare in silenzio, chiudere gli occhi e percepire il vuoto, il nulla, il buio, accanto al dolore. Così si incontra un sapere, una consapevolezza, lontano dall’Io e dai suoi continui e inutili commenti. La ricerca del vuoto mentale ha poteri immensi sulla nostra salute.
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L’Istituto Riza
L’Istituto Riza è l’ambito da cui si originano tutte le iniziative del gruppo.
Vengono organizzati numerosi corsi, convegni e attività formative sul territorio nazionale per abilitare medici e psicologi alla professione di psicoterapeuta, così come per formare i naturopati, nuova e originale figura di operatore del benessere.