Alt ai gonfiori col grano saraceno

Il grano saraceno (Fagopyrum esculentum) non è un cereale vero e proprio, ma uno pseudocereale: è privo di glutine, ma si cucina e si consuma come un cereale, pur non appartenendo alla famiglia delle graminacee, come grano e riso, ma quella delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro. Ricco di sostanze nutritive e antiossidanti, il grano saraceno è particolarmente indicato in una dieta varia e sana e, sebbene fornisca all’incirca le stesse calorie dei cereali come il riso e il grano, è consigliato a chi deve smaltire qualche chilo in più perché, oltre ad avere un’azione depurativa, è anche molto saziante e stimola pure il metabolismo.

Il grano saraceno è uno pseudocereale altamente nutritivo, ricco di proteine vegetali di alta qualità, fibre, vitamine del gruppo B, sali minerali e antiossidanti naturali. La presenza di amidi a lenta digestione aiuta a mantenere stabili i livelli di glicemia, rendendolo un alimento adatto anche per chi ha problemi di insulino-resistenza o diabete. A differenza di molti cereali, contiene tutti gli aminoacidi essenziali, inclusa la lisina, importante per la formazione del collagene, la salute dei capelli e il rafforzamento del sistema immunitario. Tra i suoi antiossidanti principali ci sono rutina, quercetina e acido ferulico, sostanze che aiutano a proteggere l’organismo dai danni ossidativi, migliorano la circolazione e hanno un effetto antinfiammatorio. Inoltre, grazie al basso contenuto di grassi e alla ricchezza di fibre, il grano saraceno favorisce la sazietà, stimola il metabolismo e contribuisce al controllo del peso corporeo.

Il grano saraceno, come detto, non contiene glutine. Questo lo rende ben tollerato da chi ha sensibilità al glutine o celiachia, riducendo i sintomi associati, come gonfiori, coliche e irregolarità intestinali. Inoltre, le fibre solubili e insolubili presenti in questo pseudocereale contrastano la stipsi, nutrono la flora batterica (azione prebiotica) e prevengono la stitichezza. Le fibre solubili aiutano anche a regolare l’assorbimento di zuccheri e grassi. Grazie a composti come rutina, quercetina e acido ferulico, il grano saraceno può inoltre ridurre l’infiammazione intestinale e contribuire a mantenere l’intestino in equilibrio.

Il grano saraceno è noto per il suo effetto benefico sulla pelle. La rutina e gli altri flavonoidi favoriscono la tonificazione dei capillari e dei tessuti cutanei, contribuendo a contrastare la formazione della cellulite e a migliorare la microcircolazione, spesso alterata in chi soffre di questo inestetismo. Inoltre, la presenza di lisina e altri nutrienti che stimolano la sintesi di collagene conferisce al grano saraceno un’azione rassodante e rigenerante sulla pelle, mantenendola più compatta e luminosa.

Le sostanze antiossidanti come la rutina migliorano la salute dei capillari, fluidificano il sangue e possono ridurre il rischio di patologie cardiovascolari. Inoltre, essendo fonte di vitamine del gruppo B e di sali minerali, contribuisce al buon funzionamento del sistema nervoso, alla produzione di energia e alla salute della pelle. Infine, alcuni studi indicano che il grano saraceno può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL, contribuendo così alla prevenzione di ictus e infarto.

Grazie al suo potere saziante, detossinante e fluidificante, il grano saraceno rappresenta un alimento prezioso da inserire regolarmente nella nostra dieta, almeno due volte alla settimana, considerando una porzione pari a 60-80g. In particolare, è consigliabile aumentare il consumo soprattutto nei mesi freddi, aumentando le dosi, perché il grano saraceno è considerato un cibo yang secondo la medicina tradizionale cinese: contribuisce a riscaldare il corpo e stimola la termogenesi, ovvero il processo di produzione di calore attraverso la combustione dei grassi, favorendo così anche il mantenimento del peso forma. Oltre a queste proprietà, il grano saraceno è ricco di nutrienti che agiscono in sinergia per sostenere il benessere generale. Tra questi spicca il triptofano, un aminoacido essenziale che funge da precursore nella sintesi della serotonina, il cosiddetto “ormone del benessere”. La serotonina non solo regola l’umore, ma influenza anche i segnali di fame e sazietà, aiutando a mantenere un equilibrio alimentare naturale e prevenendo così gli eccessi. In questo modo, il consumo di grano saraceno può contribuire indirettamente a migliorare il controllo dell’appetito e a favorire un’alimentazione consapevole.

Il grano saraceno è generalmente considerato un alimento sicuro e ben tollerato dalla maggior parte delle persone, grazie anche all’assenza di glutine. Tuttavia, in rari casi può causare reazioni allergiche, soprattutto in soggetti sensibili ai pollini o alle piante della famiglia delle Poligonacee, come il rabarbaro. I sintomi possono includere eruzioni cutanee, prurito o disturbi gastrointestinali. Inoltre, per chi assume farmaci anticoagulanti, è consigliabile consultare il medico prima di aumentare significativamente il consumo di grano saraceno, poiché la sua azione fluidificante del sangue potrebbe potenzialmente interferire con la terapia. Infine, come per tutti gli alimenti ricchi di fibre, un’assunzione eccessiva di grano saraceno può provocare gonfiore o fastidi intestinali in persone particolarmente sensibili; per questo è meglio introdurlo gradualmente nella dieta.