Apis mellifica in omeopatia: cos’è, a cosa serve, usi e controindicazioni

Apis mellifica in omeopatia: scopri caratteristiche, proprietà, modi d’uso e controindicazioni di questo rimedio omeopatico ricavato dalle api

Apis mellifica in omeopatia: cos’è, a cosa serve, usi e controindicazioni
Redazione Riza
Da oltre 40 anni offre strumenti pratici per migliorare la vita quotidiana.
14.02.2025

Apis mellifica, ottenuto dalla macerazione delle api, è un rimedio omeopatico utilizzato principalmente per trattare condizioni infiammatorie e allergiche, in particolare quelle legate alla pelle e alle alte vie respiratorie. Approfondiamo le sue applicazioni e caratteristiche.

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Le caratteristiche di Apis mellifica

Il termine Apis mellifica si riferisce all’ape domestica, appartenente alla famiglia delle Apidi e all’ordine degli Imenotteri. L’ape è da tempo allevata per la produzione di mielepollinepropoli e cera, ma anche per essere usata in omeopatia. Il rimedio omeopatico si ottiene infatti tramite la tintura madre, che prevede la macerazione delle api intere, comprese le sostanze contenute nel loro veleno, in alcol.

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Apis in omeopatia: a cosa serve e applicazioni terapeutiche

Apis mellifica è un rimedio noto per le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, ed è comunemente utilizzato per trattare sintomi che si manifestano in modo rapido e intenso, come quelli derivanti dalle punture d’ape. Tali sintomi sono caratterizzati da dolore bruciantepruritoarrossamento, con la zona interessata molto sensibile al tatto, gonfia e congestionata. La peculiarità di Apis è che i suoi effetti si intensificano con il calore, mentre sono alleviati dal freddo.

Ecco le principali applicazioni terapeutiche di Apis.

  • Punture di insetti con gonfiore, dolore e reazioni simili all’orticaria.
  • Infiammazioni acute della pelle, come eritemi, edemi e orticaria.
  • Infiammazioni delle alte vie respiratorie, con sintomi come irritazione della faringe, difficoltà a deglutire e gonfiore di gola, ugola e tonsille.
  • Infiammazioni oculari, tra cui edemi palpebrali, congiuntiviti o orzaioli.
  • Infiammazioni dell’apparato urinario, come la cistite.

A chi è consigliato il rimedio omeopatico?

Apis mellifica è un rimedio indicato per le persone che si sentono spesso stanche e indolenzite senza un apparente sforzo fisico. Questi soggetti tendono a soffrire di ansia, nervosismo, difficoltà di concentrazione e memoria, e possono essere gelose, maldestre e introverse, con una tendenza al pianto facile.

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La posologia di Apis mellifica

La posologia di Apis mellifica dipende dalla gravità della patologia e dallo stato di salute generale. Come per tutti i rimedi omeopatici, è fondamentale consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento.

Apis mellifica è disponibile in diverse diluizioni, ognuna delle quali si adatta a specifici sintomi e intensità. Di seguito sono riportate le modalità di utilizzo in base alla problematica.

  • Diluizione 5 CH: indicata per gonfiori localizzati e dolorosi (come le punture di insetti) e per rossori con sensazione di calore e tensione al tatto. Si consiglia l’assunzione di 3-5 granuli ogni 2-3 ore, riducendo la frequenza con il miglioramento dei sintomi.
  • Diluizione 9 CH: adatta per reazioni allergiche diffuse, come orticaria o eruzioni cutanee con prurito, edemi o infiammazioni delle mucose (ad esempio, congiuntivite allergica o gonfiore delle palpebre). La dose raccomandata è di 5 granuli, 2-3 volte al giorno, con un progressivo calo della frequenza a seguito dei miglioramenti.
  • Diluizione 15 CH: ideale per sintomi cronici o condizioni allergiche ricorrenti (come orticaria o allergie stagionali), ma anche per modulare stati emotivi legati all’ansia o all’ipersensibilità. Si consiglia l’assunzione di 5 granuli, 2-3 volte al giorno.

Nota bene: durante la fase acuta del disturbo, è possibile assumere i granuli a intervalli ravvicinati (fino a 2-3 granuli ogni ora oppure ogni 2 ore), ma sempre seguendo il parere del medico.

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Apis mellifica: controindicazioni e precauzioni d’uso

L’uso di Apis mellifica deve sempre essere supervisionato da un medico, specialmente se si stanno assumendo altri rimedi omeopatici o farmaci. È anche importante consultare un medico prima di iniziare il trattamento in gravidanza o durante l’allattamento. Inoltre, se i sintomi persistono o peggiorano, è essenziale interrompere l’uso e consultare un professionista della salute.

Redazione Riza
Da oltre 40 anni offre strumenti pratici per migliorare la vita quotidiana.

I contenuti sono curati da un’équipe di esperti e terapeuti, guidata dall’esperienza del gruppo Riza, punto di riferimento riconosciuto nel panorama della psicosomatica, della salute mentale e fisica.

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