Arnica, il fiore estivo che spegne le infiammazioni

I fiori gialli dell'arnica eliminano contusioni, lividi e vene varicose. Scopri la pomata antinfiammatoria fai da te

Arnica, il fiore estivo che spegne le infiammazioni
06.07.2015

L’arnica

Conosciuta da secoli, l’arnica dona ai prati di montagna delle splendide macchie color giallastro. Dioscoride, medico e farmacista vissuto ai tempi di Nerone, la chiamava alcimos, termine greco che significa “salutare”. Oggi è una delle piante più conosciute, grazie alla sua eccezionale attività antinfiammatoria.

L’erba delle cadute

L’arnica è anche conosciuta come l’erba della cadute, è infatti uno dei rimedi più importanti contro botte e contusioni. Guarisce ecchimosi, lividi, contratture e contribuisce a guarire più velocemente le fratture, specie se usata in combinazione con consolida ed equiseto. È adatta anche gli sportivi: applicata esternamente riduce tendiniti, talloniti, borsite, strappi e dolori muscolari.

Tonifica cuore e circolo

L’arnica è anche considerata un rimedio tonificante di cuore e circolazione. Grazie alla presenza di glucosidi flavonici stimola l’attività cardiaca e la pressione sanguigna. Particolarmente utile per i cali di pressione tipici della calda stagione. Applicata per via esterna o assunta per via interna è particolarmente efficace per prevenire flebiti e vene varicose.

Pomata, prova con quella fai da te

In commercio esistono ottime pomate all’arnica dall’azione antinfiammatoria, per chi ama il fai da te, tuttavia, è possibile preparane una con le proprie mani. Il procedimento è semplicissimo: si mettono a scaldare a bagnomaria 100gr di oleolito di arnica insieme a 15 grammi di cera d’api. Quando la cera sarà completamente fusa si versa il tutto in un barattolino di vetro – meglio se scuro – e si uniscono 7-10 ml di tintura di arnica. Si gira bene il tutto con un cucchiaino in legno e si attende il rassodamento completo. Per potenziare l’effetto antinfiammatorio si possono aggiungere alcune gocce di olio essenziale di maggiorana.

Se hai i fiori freschi prepara la tintura o l’oleolito

Se si hanno a disposizione i fiori freschi si può preparare una tintura madre miscelando la droga con alcol a 60 gradi, nella misura di 1:10 (10 grammi di fiori per 100ml di alcol). La tintura è pronta quindici giorni dopo, previa filtrazione dei fiori. L’oleolito si prepara allo stesso modo sostituendo l’alcol con olio vegetale e lasciandolo al sole per un paio di settimane prima di filtrare il tutto.

Per via orale scegli sempre l’arnica omeopatica

I fiori o gli estratti fitoterapici di arnica non dovrebbero mai essere assunti per via orale. Ottimi, invece, quelli omeopatici che non necessitano di prescrizione medica e sono privi di effetti collaterali. I dosaggi possono variare a seconda del disturbo e dell’età. Un dosaggio “medio” è quello dell’arnica alla diluizione alla 9CH, 3-5 granuli tre volte al giorno.

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