Orticaria dei bambini: cause e cure
Spesso l'orticaria è provocata da cibi allergizzanti, ricchi di istamina o da sostanze che causano intolleranza. Prestare attenzione all'alimentazione aiuta a prevenire il fastidioso prurito
- Come si manifesta l’orticaria nei bambini?
- Quando l’orticaria è sintomo di allergia?
- Quando l’orticaria è sintomo di intolleranza
- Orticaria: attenzione a questi cibi!
- Le cure mediche per combattere l’orticaria
Come si manifesta l’orticaria nei bambini?
L’orticaria su base alimentare, a differenza dalle forme provocate da punture di insetto o allergia da contatto, si diffonde su tutto il corpo colpendo in particolar modo braccia, torace, dorso e gambe. La reazione scompare spontaneamente entro 2-4 giorni; ciò nonostante non va sottovalutata poiché è sinonimo di intolleranze o allergie che è bene indagare.
L’orticaria è una manifestazione piuttosto diffusa e frequente tra i bambini; le chiazze gonfie, di colore rosa-rosso che provocano prurito sono tipiche e compaiono soprattutto durante la primavera e l’estate. In queste stagioni, infatti, si presentano diversi fattori che concorrono a provocarla: l’alimentazione tipica di questo periodo, la maggior esposizione alla luce solare, il caldo.
Quando l’orticaria è sintomo di allergia?
- Quando si manifesta dopo pochi minuti o poche ore dall’assunzione di un alimento allergizzante.
- Quando la gravità dell’orticaria non dipende dalla quantità dell’alimento ingerito e anche piccole dosi scatenano reazioni serie.
- Quando compare in soggetti che hanno altre allergie o familiarità per le allergie.
I sintomi di questo tipo di orticaria sono dovuti a un rilascio di istamina da parte delle cellule immunitarie che reagiscono contro antigeni alimentari.
Quando l’orticaria è sintomo di intolleranza?
- Quando si manifesta anche a distanza di ore o giorni dall’assunzione di un particolare cibo.
- Quando la gravità dell’orticaria dipende dalla quantità ingerita.
- Quando compare in soggetti che non hanno familiarità allergica.
In questo caso non si tratta di orticaria su base immunitaria, ma di orticaria dovuta a meccanismi di diverso tipo (ad esempio: carenza di enzimi particolari come nel caso dell’intolleranza al lattosio).
Orticaria: attenzione a questi cibi!
Alcuni alimenti sono carichi di istamina; un’alimentazione troppo ricca di questi cibi può causare un accumulo responsabile di eventuali reazioni allergiche che possono sfociare nell’orticaria. Risulta quindi opportuno non eccedere nel consumo di:
- Fragole
- Pomodoro
- Spinaci
- Formaggio stagionato e fermentato
- Cacao e cioccolato
- Pesce conservato (tonno, sardine…) o congelato
- Frutti esotici
- Frutta secca
- Salumi
- Funghi
Esistono, inoltre, alimenti allergizzanti tra i quali troviamo:
- Latte vaccino
- Uovo
- Soia
- Pesce e crostacei
- Arancia
- Pesca
- Kiwi
- Coloranti e conservanti
Tra le sostanze che possono causare intolleranza bisogna prestare attenzione a:
- Latte e latticini (intolleranza al lattosio)
- Lieviti
- Frumento (intolleranza al glutine)
- Oli vegetali (oliva, arachidi…)
Anche diversi farmaci possono causare reazioni di questo tipo ed orticaria: in particolar modo penicillina, aspirina, vaccini, sulfamidici.
Le cure mediche per combattere l’orticaria
Lo svezzamento rappresenta un momento molto importante di prevenzione dell’orticaria. Durante lo svezzamento i vari alimenti vanno introdotti in modo graduale e con criterio, seguendo le indicazioni dei pediatri ed evitando di associare nello stesso pasto più cibi contenenti istamina, per esempio salumi e frutti esotici, cioccolato con nocciole,…
Per quanto riguarda la terapia farmacologia volta a combattere l’orticaria, si utilizzano:
- antistaminici (in gocce o compresse): per bloccare gli effetti dell’istamina, soprattutto il prurito. Gli antistaminici in pomata vanno evitati perché sono a loro volta allergizzanti;
- cortisonici: in pomata nelle forme lievi e localizzate, compresse in quelle di orticaria estesa.
I rimedi naturali contro l’orticaria
Come prevenzione:
- Arsenicum album: nell’orticaria che compare in un bambino pallido, magro, ansioso e facilmente stancabile, spesso affetto da malattie allergiche. Lycopodium clavatum: nell’orticaria che compare in un bambino soggetto a disturbi digestivi, coliche gassose, diarrea, stipsi. Nei bambini con un carattere lamentoso, brontolone.
- Psorinum: per bambini magri, soggetti a malattie respiratorie allergiche (asma, rinite, congiuntivite) che migliorano in estate.
- Pulsatilla: nei bambini con orticaria che compare dopo l’ingestione di alimenti grassi e/o dolci in grande quantità o dopo iperattività fisica.
- Sulfur: per orticaria con prurito bruciante e che peggiora con il calore in generale.
- La posologia varia secondo i casi: in genere si usano 4 granuli da 7 CH a 200 CH, da una volta alla settimana a una volta al mese.
Per la fase acuta:
- Apis mellifica: 15 CH 4 g ogni 30 minuti, aumentando l’intervallo con il miglioramento dei sintomi. Indicato quando il prurito peggiora con le applicazioni fredde.
- Urtica urens: 9-15 CH 4 g 2-3 volte al giorno. Indicato quando il prurito migliora con le applicazioni fredde.
- Histaminum: 7-15 CH 4 g una volta al giorno, da associare in tutti i casi ai due rimedi precedenti.