Semi di lino proprietà, benefici e tutti gli usi

I semi di lino sono i semi dell’omonima pianta (Linum usitatissimum) originaria del Medio Oriente. Si tratta di una pianta erbacea della famiglia delle linacee, caratterizzata da fiori azzurri delicati. Coltivato fin dall’antichità, era apprezzato sia come fibra tessile — usata da Babilonesi ed Egizi per realizzare tessuti pregiati — sia per i semi, dai quali si ricava un olio nutriente. Furono probabilmente i Fenici a diffonderlo in Europa, dove si è radicato sia come pianta da fibra sia come alimento.

Piccoli ma ricchi di sostanze preziose, i semi di lino contengono:

• acidi grassi essenziali, in particolare Omega 3 (acido alfa-linolenico, ALA) e, in minor misura, Omega 6;

• lignani, composti vegetali ad azione antiossidante e fitoestrogenica;

• fibre solubili e insolubili, utili per la regolarità intestinale;

• proteine e sali minerali (magnesio, calcio, fosforo, potassio, manganese, rame, selenio, zinco, ferro);

• vitamine del gruppo B ed E.

Gustosi e nutrienti, i semi di lino vantano numerose qualità benefiche per l’intero organismo cosi come l’olio che se ne estrae. Ecco le principali.

1. Supportano il sistema cardiovascolare

Grazie all’alto contenuto di Omega 3, vegetali, i semi di lino aiutano a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e trigliceridi, contribuendo al benessere delle arterie e del cuore. Possono sostenere la regolazione della pressione e contrastare l’accumulo di grassi nel sangue.

2. Sono utili per il benessere intestinale e dello stomaco

Le mucillagini presenti nei semi hanno un effetto emolliente e regolatore: favoriscono il transito intestinale, aiutano in caso di stipsi e svolgono un’azione lenitiva sulle mucose gastrointestinali. Un rimedio tradizionale è l’“infuso a freddo”: lasciare un cucchiaino di semi in acqua per tutta la notte e bere il liquido gelificato al mattino a digiuno. È nota anche l’azione antinfiammatoria e lenitiva dell’olio di semi di lino è un toccasana per le mucose dello stomaco, che sfiamma e protegge dal rischio di gastriti e ulcere.

3. Riequilibrano gli ormoni femminili

I lignani hanno proprietà antiossidanti e possono modulare in modo delicato l’attività degli ormoni femminili. Per questo motivo il consumo regolare di semi di lino può essere utile per sostenere il benessere in menopausa e contribuire ad alleviare alcuni disturbi correlati.

4. Sostengono cervello e sistema nervoso

Gli Omega 3, insieme a minerali come magnesio e fosforo e alle vitamine del gruppo B, partecipano al buon funzionamento delle cellule nervose, contribuendo a sostenere memoria e concentrazione.

5. Sono antinfiammatori e immunostimolanti

Gli acidi grassi dei semi di lino svolgono una potente azione antinfiammatoria e immunostimolante e intervengono nella formazione delle membrane cellulari, rinforzandole e contrastando i processi infettivi e degenerativi e l’invecchiamento dei tessuti. Per questo è consigliato spesso come coadiuvante in tutte le patologie croniche, come le artriti, l’asma e le emicranie ricorrenti.

Grazie alle sue elevate capacità antiossidanti, l’olio di semi di lino aiuta a mantenere una carnagione liscia, compatta e idratata, contrastando la lassità dei tessuti, attenuando le rughe grazie alla sua ricchezza di acido linoleico, che regola l’idratazione, donando elasticità e resistenza all’epidermide. Per mantenere la pelle morbida ed elastica, dopo la doccia applicatelo sul corpo ancora umido, massaggiando fino a completo assorbimento.

L’olio di semi di lino è noto come un vero toccasana anche per i capelli secchi, spenti e sfibrati: basta versarne qualche goccia sulle mani e passarle sui capelli per renderli morbidi e lucenti. In caso di capelli danneggiati o crespi applicare sui capelli un impacco nutriente di olio di semi di lino, lasciare in posa per mezz’ora e lavare con uno shampoo delicato.  Applicato sulla pelle del capo l’olio di semi di lino costituisce un ottimo rimedio antiforfora, poiché normalizza la produzione di sebo, mentre nebulizzato sui capelli asciutti previene la formazione di doppie punte.

• Semi interi o macinati: i semi di lino possono essere aggiunti a yogurt, insalate, frullati o pane. Per assimilare al meglio gli Omega 3 è consigliabile tritarli al momento.

• Infuso a freddo: utile per la regolarità intestinale.

• Olio di semi di lino alimentare: un cucchiaino al giorno, preferibilmente a crudo. Una volta aperto va conservato in frigorifero e consumato entro un mese. È importante scegliere un prodotto puro, con la dicitura Linum usitatissimum oil.

Il consumo eccessivo di semi di lino crudi può interferire con l’assorbimento dello iodio: meglio non eccedere in caso di ipotiroidismo. L’olio di semi di lino, inoltre, non va assunto insieme a farmaci anticoagulanti, antiaggreganti o integratori che abbiano la stessa azione (come olio di pesce, ginkgo, aglio), per evitare interazioni.