Yogurt, frutta e radici aiutano contro la stitichezza

La stitichezza è il disturbo di chi fa fatica a lasciarsi andare e “accumula” dentro di sé: la prima cosa da fare è aiutare l’intestino a espellere le tossine.

Yogurt, frutta e radici aiutano contro la stitichezza
11.07.2012

Cos’è la stitichezza secondo la psicosomatica

La stitichezza (o stipsi) non è solo un disturbo fisico: in chiave psicosomatica, riflette spesso un atteggiamento di trattenimento, una difficoltà a “lasciar andare” pensieri, emozioni o situazioni vissute come scomode. Quando il corpo trattiene, anche la mente fa lo stesso: si accumulano scorie fisiche ma anche mentali, finché il flusso naturale della vita — dentro e fuori — si blocca. Chi tende alla stitichezza cronica mostra spesso un bisogno profondo di controllo e sicurezza, la paura di perdere il proprio equilibrio o di mostrare vulnerabilità. L’intestino, che rappresenta la parte più “terrena” e istintiva dell’essere umano, risente subito di queste tensioni: se il pensiero non fluisce, neppure la materia lo fa. Ecco perché il primo passo è ritrovare un senso di fiducia nel lasciar andare, fisicamente ed emotivamente. Anche i rimedi naturali, se scelti con consapevolezza, possono aiutare in entrambi i casi — nella stipsi psicosomatica e in quella puramente fisica — favorendo il rilascio e il riequilibrio dell’intero organismo.

Riequilibra il corpo con i rimedi naturali

1. Bevi la tisana di radici disintossicanti

Le radici agiscono come “antenne” della terra: radicano e aiutano a liberare ciò che è stagnante. Le migliori in caso di stipsi sono rabarbaro, bardana e gramigna, che stimolano la motilità intestinale e favoriscono la depurazione. A differenza dei lassativi più classici, hanno un’azione dolce e progressiva, rispettosa della mucosa intestinale.

Preparazione:
Fai bollire per 10 minuti un cucchiaio misto di radici di rabarbaro, bardana e gramigna in 500 ml di acqua.
Lascia riposare per altri 10 minuti, filtra e bevi due tazze di tisana al giorno lontano dai pasti, per cicli di due settimane.

2. Assumi per due settimane yogurt e fermenti

Il colon è un piccolo ecosistema abitato da miliardi di batteri “buoni” indispensabili per la salute intestinale. Quando questi si alterano — per stress, alimentazione povera di fibre o uso di antibiotici — il transito rallenta. Per ripristinare l’equilibrio, consuma ogni mattina uno yogurt naturale (meglio yogurt greco o parzialmente scremato ricco di fermenti lattici) e un integratore di probiotici con almeno due ceppi attivi (Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium lactis), associato a prebiotici come l’inulina. Dopo due settimane, la flora tende a riequilibrarsi e anche il tono dell’umore migliora.

3. Mangia albicocche e prugne per risvegliare il colon

Le albicocche e le prugne disidratate, eventualmente cotte, aiutano a riattivare l’intestino pigro grazie al loro contenuto di fibre solubili, acqua e antiossidanti (carotenoidi, vitamine B e C).Consumale la mattina a digiuno — circa 30-50 g ben masticate — per stimolare dolcemente la peristalsi. In caso di stitichezza ostinata, prova le albicocche cotte bevendone anche l’acqua di cottura: è ricca di mucillagini e minerali che idratano e ammorbidiscono le feci.

4. Un consiglio utile

Accompagna la tisana o lo yogurt con un piccolo gesto simbolico: respira profondamente e, espirando, immagina di lasciare andare tutto ciò che ti appesantisce.
L’intestino si rilassa quando anche la mente accetta di farlo…

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