I codici dell’autoguarigione

Attraverso una serie di casi clinici e di esercizi pratici, in queste pagine si comprende come le immagini naturali di piante, fiori, animali possano prendersi cura di noi e dei nostri malesseri meglio di qualsiasi farmaco. In questo modo si incontra l’energia primordiale in cui abita la nostra identità più profonda.

L’indice del libro

• Prefazione di Raffaele Morelli
• Introduzione | La Natura, uno strumento prezioso per la nostra salute
• Capitolo 1 | Il potere terapeutico delle immagini
• Capitolo 2 | Il cervello e la stabilità delle radici
• Capitolo 3 | Le immagini vegetali nella casistica clinica
• Capitolo 4 | La mente e la forza degli istinti
• Capitolo 5 | Le immagini animali nella casistica clinica
• Capitolo 6 | Affidarsi alla Natura: gli esercizi pratici
• Conclusioni

Il valore dell’immaginazione

Il distacco progressivo dal mondo naturale non solo ci ha fatto perdere di vista le capacità innate presenti in noi e in tutti gli esseri viventi (animali o piante che siano), ma ci ha indebolito sempre più. Oggi soffriamo tutti di un disturbo endemico che potremmo semplicemente chiamare “deficit di Natura”, ovvero la carenza di contatti col mondo naturale. Come ritrovare un rapporto profondo e benefico con la Natura, che tenga conto anche del nostro mondo interiore? E in particolare, come fare affinché la Natura diventi uno strumento prezioso per il nostro benessere?

Oltre a stare maggiormente a contatto con essa, l’uomo deve sfruttare una risorsa, che appartiene a lui solo, che è la capacità immaginativa. In qualsiasi momento, noi esseri umani abbiamo la possibilità di chiudere gli occhi e di entrare in un regno che ci mette a contatto con la parte più profonda di noi, che ha un grande potere terapeutico spesso misconosciuto. A frenarci è il nostro imprinting culturale di occidentali, da tempo abituati a privilegiare il pensiero e il ragionamento rispetto all’immaginazione, tanto da trascurarla sistematicamente. Ma questo modo – monco – di procedere nella vita spesso si trasforma in un limite, inibisce una facoltà mentale importantissima, frena la fantasia e la capacità di sognare a occhi aperti, di incantarsi, e tutto questo – come vedremo – può arrivare a tradursi in situazioni di disagio e di malattia.

Ecco spiegato il senso di questo lavoro, dedicato a rivalutare la funzione immaginativa e, soprattutto, a cogliere l’importanza e l’efficacia dell’utilizzo delle immagini naturali per superare i nostri disagi.