Con la dieta giusta vivi 100 anni in salute

Secondo alcune ricerche la genetica incide per circa il 25% sulla durata della vita di una persona, mentre la dieta, l’ambiente, l’esercizio fisico e altri fattori legati allo stile di vita costituiscono il resto. Gli studi dimostrano che non è mai troppo tardi: anche se si inizia a migliorare la propria dieta solo dopo la mezza età, si può comunque aggiungere un decennio o più alla propria aspettativa di vita. Nelle pagine di questo libro troverai una guida dettagliata sul modello nutrizionale vincente, avvalorato dagli ultimi studi.

L’indice del libro

• L’editoriale | Perché il cibo è la migliore della medicina
• Capitolo 1 | Invecchiamento: cosa c’è da sapere
• Capitolo 2 | I principi della longevità
• Capitolo 3 | I cibi di lunga vita

I pilastri della dieta antiage

Dato che la vita media si è allungata rispetto a un tempo, il tema dell’invecchiamento è oggetto di studi di grande attualità, che hanno lo scopo di delineare efficaci strategie di giovinezza, per conservare la salute e la bellezza, anche con il passare degli anni prevenendo le malattie e i disturbi tipici dell’età.

Oggi la maggior parte degli scienziati ritiene che l’alimentazione antiage ideale dovrebbe essere fondata su una dieta mediterranea leggermente ipocalorica, fatta da alimenti di alta qualità e di porzioni piccole, priva di carni rosse e prodotti industriali, povera di zuccheri semplici (dolciumi) e intervallata da periodici digiuni. Per aiutare il nostro corpo ad affrontare nel migliore dei modi il naturale processo di invecchiamento, vi sono alcune norme generali, emerse da molte ricerche, che potrai trovare all’interno del libro.

Riduci le proteine animali e invecchi di meno

Oggi si sa che chi ha un’alimentazione troppo ricca di proteine animali si ammala di più e vive meno. Lo suggeriscono molti studi e in particolare una ricerca dell’Università della California del Sud che conferma che per tenere alla larga problemi al cuore, demenze e tumori bisogna ridurre la carne rossa e mettere nel piatto molta frutta e verdura e cereali integrali.

Un altro studio, pubblicato sulla rivista “Cell Metabolism”, dimostra che le persone adulte sotto i 65 anni hanno un rischio di mortalità del 75% più alto se nella dieta le proteine superano il 20% delle calorie giornaliere, rispetto a chi segue una dieta in cui le proteine rappresentano solo il 10%. Sono molte, inoltre, le evidenze scientifiche a suggerire che il consumo abituale di circa 500 g di carni rosse alla settimana (meno di un etto al giorno) sia un fattore di rischio importante nello sviluppo di alcuni tumori tipici della seconda fase della vita, come quello all’intestino.