Cosa fa invecchiare il nostro cervello? Molti pensano sia una questione di età, di anni che passano. La verità è che il cervello non conosce età anagrafica. Il suo vero nemico è la ripetizione, la monotonia, l’attaccamento alle vecchie abitudini, i troppi pensieri. La razionalità eccessiva è come una gabbia per il cervello. Più cerchiamo di controllare ogni aspetto della nostra vita con la logica, più invecchiamo precocemente. In “Speciale Senior – Così fai rifiorire mente e cervello” scoprirai come rigenerare i neuroni e migliorare memoria e lucidità mentale grazie ai consigli dei nostri esperti.
L’indice del libro
- Introduzione | Mantieni il cervello sempre giovane
- Capitolo 1 | Una mente brillante non ha età
- Capitolo 2 | Esercizi utili per potenziale le capacità mentali
- Capitolo 3 | Mens sana in corpore sano: la salute cerebrale parte dal fisico
- Capitolo 4 | Proteggi il cervello con l’aiuto di scudi naturali
Come evolvono con l’età le nostre funzioni mentali
Col passare degli anni il cervello perde peso e volume, ma, a differenza di quanto si pensava in passato, la riduzione di neuroni è limitata solamente a regioni specifiche dell’apparato cerebrale e non supera il 10% rispetto ai decenni precedenti. Diminuisce anche il numero dei dendriti e di conseguenza la quantità di sinapsi e la velocità di elaborazione delle informazioni. Può ridursi anche la produzione degli specifici neurotrasmettitori che servono ad attivare memoria e attenzione. Ma, anche se il patrimonio di neuroni decresce leggermente col passare degli anni, in un cervello sano questo non provoca effettive limitazioni funzionali. Non solo perché la quantità di cellule nervose e di collegamenti sinaptici a nostra disposizione rimane enorme (e altri ne vengono generati) ma soprattutto perché la plasticità cerebrale ci permette di far fronte a qualsiasi nuova esigenza di apprendimento e di cambiamento che si presenti.
Nutri il cervello con alimenti adatti
Il cervello ha sempre fame, perché consuma moltissima energia per svolgere tutte le sue funzioni. E l’energia gli viene soprattutto dal glucosio, che risulta il principale carburante dei neuroni. Questo perché si tratta di uno zucchero semplice (monosaccaride), in grado di superare la barriera emato-encefalica, che fa da filtro tra il sangue e i liquidi cerebrali. Questa barriera blocca le sostanze potenzialmente tossiche, ma non l’ossigeno e il glucosio, che così arrivano ai neuroni. Ma ciò non significa che dobbiamo mangiare tanti dolci per nutrire il cervello, poiché l’eccesso di glucosio non solo è dannoso alla salute (con il rischio di diabete) ma risulta anche nocivo per le stesse funzioni cerebrali.
Diversi studi hanno dimostrato che la memoria e l’apprendimento vengono disturbati da una dieta eccessivamente ricca di zuccheri, che è considerata anche un fattore di rischio per le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. La soluzione sta nel consumare carboidrati complessi, che rilasciano nell’organismo glucosio in maniera lenta e costante, evitando i picchi glicemici, che innescano reazioni dannose. I carboidrati complessi si trovano ad esempio nei cereali integrali, nei legumi e nelle verdure. Oltre alle sostanze che gli forniscono l’energia, il cervello ha bisogno anche di acidi grassi Omega 3, vitamine del gruppo B e antiossidanti per mantenere e proteggere la propria struttura. Adottare un’alimentazione equilibrata e ricca di sostanze essenziali non è solo un carburante efficace per la mente, ma un vero e proprio scudo contro il declino cognitivo.