Vinci stipsi, colite e gonfiore addominale

Un buon funzionamento della pancia non solo evita pesantezza, dolori, gonfiori, lunghe fermentazioni, rallentamento metabolico, calo delle difese immunitarie, progressivo sovrappeso, ma è anche un toccasana per la funzionalità mentale.

In questo volume troverete dunque tutte le indicazioni in dettaglio, per mantenere l’intestino – e la mente – in salute.

L’indice del libro:

• L’editoriale | Rigeneriamo il colon, il motore del benessere
• Capitolo 1 | L’intestino: il guardiano della salute
• Capitolo 2 | Le minacce al suo equilibrio
• Capitolo 3 | Il segreto della longevità
• Capitolo 4 | Un rimedio per ogni problema
• Capitolo 5 | I probiotici: i custodi della salute intestinale
• Capitolo 6 | L’intestino condiziona il peso forma

Un intestino in equilibrio allontana la depressione

Dolori addominali, crampi, problemi intestinali, gonfiore sono solo alcuni dei sintomi più diffusi tra chi si trova a dover affrontare un periodo particolarmente faticoso dal punto di vista psicofisico. È come se anche l’intestino soffrisse assieme al cervello e viceversa. E, infatti, è proprio così: ecco quali sono i collegamenti tra i due “cervelli” che dominano la nostra vita.

Nei Paesi industrializzati, e soprattutto tra le donne, ben oltre il 20% della popolazione soffre di alterazioni delle funzioni intestinali, un dato in continua crescita: sedentarietà, pasti veloci, abbuffate dopo una giornata stressante, scarso apporto di fibre, ma anche ritmi di vita troppo intensi, tensioni familiari o sul posto di lavoro, gestire i problemi lavorativi senza poi “staccare” mai la spina, eventi negativi o traumatici, ansia e timori sono tutti elementi che possono di modulare la risposta di stomaco e intestino.

In parole povere, lo stress si ripercuote sulla nostra pancia e viceversa. Come oramai è noto, oggi si è riusciti a dare un valore scientifico a ciò che da sempre tutti hanno sempre saputo: cioè che esiste una connessione tra primo e secondo cervello, ossia l’intestino, appunto.

Lo scienziato che per primo ha dimostrato questa relazione è stato, nel 1998, il neurobiologo Michael D. Gershon che ha introdotto la definizione di intestino come “secondo cervello”, ossia un organo “intelligente” in grado di reagire non solo al cibo introdotto, ma anche alle emozioni, comunicando costantemente al “primo cervello” circa il 90% dei messaggi totali di scambio biochimico.